In questa storia c’è una donna che vuole avere una bambina tutta per sé. Così fa un buco nella terra e ci depone un seme magico. E un bel mattino, voilà, spunta un fiore al cui interno c’è una bimba, piccola, minuscola, grande quanto un ditino! E così la chiamano Pollicina.
Lo spettacolo racconta la fiaba di Pollicina, che Andersen scrisse per una sua cara amica, piccola e di salute cagionevole. È una storia che parla soprattutto di amore. L’amore di una donna che desidera avere una bambina, l’amore delle creature minuscole e leggere come le farfalle, l’amore del topolino che la accoglie in casa per l’inverno, l’amore di Pollicina nel curare la casa del topolino e la sua gratitudine che si esprime nel raccontargli ogni sera una nuova fiaba, l’amore del talpone che vorrebbe sposarla. La vita per Pollicina è piena di insidie, ma anche di piccole, meravigliose sorprese… Grazie all’aiuto di una rondine, intraprenderà un viaggio alla scoperta della propria identità, indipendenza e libertà.
Uno sguardo su una fiaba intramontabile, che è un inno all’amore, ma anche alla diversità, al coraggio e alla capacità di cambiare.
da un’idea di Paolo Bergamo
testo di Guido Sciarroni
con Matilde Sgarbossa
regia, scenografia e disegno luci di Paolo Bergamo
scrittura scenica di Matilde Sgarbossa
puppet di Roberta Bianchini
assistente alla regia Elena Testa
selezione musiche di Paolo Bergamo e Matilde Sgarbossa
Età consigliata: a partire dai 3 anni
Tecniche: teatro d’attore e di figura
Durata: 50 minuti